DAY 1
Lumezzane. Il GP d’Italia Day 1 dice: Nambotin, Salvini, Phillips.
Lumezzane, 2 Agosto. E finalmente la macchina organizzativa ha lasciato andare la frizione, liberando tutta la potenza della Competizione, e il Gran premio d’Italia Città di Lumezzane è partito come un razzo. Meteo favorevole, invasione di pubblico, spettacolo e agonismo immediatamente su livelli altissimi. È la prima giornata del Gran Premio, scandita dai colpi di una battaglia incruenta e avvincente. Alle 09:00 Damiano Bugatti, Presidente del Moto Club Lumezzane e “Comandante” dell’imponente armata di 400 collaboratori del sodalizio organizzatore, sale sul Podio di Partenza. Sventolando il tricolore saluta la folla e il primo Concorrente che si lancia sul percorso, Matthew Phillips, attuale leader della Classe E3. In totale sono 114 Piloti, quattro titoli iridati e un Trofeo in palio, insieme al prestigio di partecipare ad una delle Gare più belle della Storia del’Enduro. Tre giri di un anello di circa 50 chilometri, tre Prove Speciali per ogni giro. Si parte con l’Enduro Test, e si proseguirà con il Cross Test e la spettacolare Extreme Test cittadina. Per un week end Lumezzane è la capitale planetaria dell’Enduro. I risultati.
E1. Niente da fare per gli avversari. Christophe Nambotin (KTM), due Titoli iridati nella E3, vince la prima giornata di gara e incrementa il proprio vantaggio sugli inseguitori. Tra questi solo Eero Remes è virtualmente ancora in corsa per il Titolo, ma il finlandese della TM è in difficoltà, e non riesce a resistere al fuoriclasse francese, tanto da cedere nel finale anche il secondo posto al francese Anthony Boissiere. Nambotin vince la gara e 6 delle nove Prove Speciali. Il suo vantaggio nella generale provvisoria del Mondiale sale a 47 punti, ormai vicinissimo alla soglia di quei 50 punti che consentirebbero al francese di laurearsi Campione del Mondo con un Gran Premio d’anticipo.
E2. La gara della E2 è caratterizzata inizialmente dai funambolismi del fuoriclasse dell’Estremo, Tadeuzs Blazusiak (KTM). Il polacco scatena il suo talento e vince le prime due Speciali, Enduro Test e Cross Test, ma “paga”, paradossalmente nell’ultima Prova, l’Xtreme Test. L’ultima PS del giro è vinta da Alex Salvini (Honda), che con un’esecuzione perfetta passa al comando, e lì ha inizio il grande confronto tra il Campione del Mondo in carica e l’attuale leader della E2, Pierre-Alexandre Renet (Husqvarna). Salvini cade e perde una ventina di secondi nella successiva “Linea”. Ritorna a “zero” e riparte, e con un ultimo giro impeccabile fissa in oltre trenta secondi il proprio vantaggio su Renet e lo spagnolo Lorenzo Santolino, che ne frattempo a superato Blazusiak.
E3. La gara delle “grosse” vive sulla storia agro dolce del duello in famiglia (si intende il team KTM Factory) tra Matthew Phillips e Ivan Cervants. Il giovane australiano, attuale leader della classe, non lascia scampo al “vecchio” spagnolo, che rivela anche di non essere ancora completamente recuperato dall’infortunio patito in Finlandia. Phillips domina la gara, Cervantes deve accontentarsi di restare in scia e di lasciare aperto il discorso per l’assegnazione del Titolo Mondiale. Cervantes riesce a vincere una sola prova speciale, la settima, e l’ultima Extreme va all’italiano Oscar Balletti. Tutte le altre sono “firmate” da Matthew Phillips. Bella la gara di Simone Albergoni, idolo locale tornato a un buon risultato.
EJ, EY. Sintesi perfetta. Giacomo Redondi supera nel finale Daniel McCanney e vince la Classe Junior. Nella Youth Cup il podio è interamente italiano: Michele Marchelli, Davide Soreca e Matteo Bresolin, nell’ordine.
E1. Niente da fare per gli avversari. Christophe Nambotin (KTM), due Titoli iridati nella E3, vince la prima giornata di gara e incrementa il proprio vantaggio sugli inseguitori. Tra questi solo Eero Remes è virtualmente ancora in corsa per il Titolo, ma il finlandese della TM è in difficoltà, e non riesce a resistere al fuoriclasse francese, tanto da cedere nel finale anche il secondo posto al francese Anthony Boissiere. Nambotin vince la gara e 6 delle nove Prove Speciali. Il suo vantaggio nella generale provvisoria del Mondiale sale a 47 punti, ormai vicinissimo alla soglia di quei 50 punti che consentirebbero al francese di laurearsi Campione del Mondo con un Gran Premio d’anticipo.
E2. La gara della E2 è caratterizzata inizialmente dai funambolismi del fuoriclasse dell’Estremo, Tadeuzs Blazusiak (KTM). Il polacco scatena il suo talento e vince le prime due Speciali, Enduro Test e Cross Test, ma “paga”, paradossalmente nell’ultima Prova, l’Xtreme Test. L’ultima PS del giro è vinta da Alex Salvini (Honda), che con un’esecuzione perfetta passa al comando, e lì ha inizio il grande confronto tra il Campione del Mondo in carica e l’attuale leader della E2, Pierre-Alexandre Renet (Husqvarna). Salvini cade e perde una ventina di secondi nella successiva “Linea”. Ritorna a “zero” e riparte, e con un ultimo giro impeccabile fissa in oltre trenta secondi il proprio vantaggio su Renet e lo spagnolo Lorenzo Santolino, che ne frattempo a superato Blazusiak.
E3. La gara delle “grosse” vive sulla storia agro dolce del duello in famiglia (si intende il team KTM Factory) tra Matthew Phillips e Ivan Cervants. Il giovane australiano, attuale leader della classe, non lascia scampo al “vecchio” spagnolo, che rivela anche di non essere ancora completamente recuperato dall’infortunio patito in Finlandia. Phillips domina la gara, Cervantes deve accontentarsi di restare in scia e di lasciare aperto il discorso per l’assegnazione del Titolo Mondiale. Cervantes riesce a vincere una sola prova speciale, la settima, e l’ultima Extreme va all’italiano Oscar Balletti. Tutte le altre sono “firmate” da Matthew Phillips. Bella la gara di Simone Albergoni, idolo locale tornato a un buon risultato.
EJ, EY. Sintesi perfetta. Giacomo Redondi supera nel finale Daniel McCanney e vince la Classe Junior. Nella Youth Cup il podio è interamente italiano: Michele Marchelli, Davide Soreca e Matteo Bresolin, nell’ordine.
DAY 2
Pierre-Alexandre Renet (Husqvarna) e Christophe Nambotin (KTM) Campioni del Mondo a Lumezzane. Poi è Xtreme.
Pierre-Alexandre Renet (Husqvarna) e Christophe Nambotin (KTM) Campioni del Mondo a Lumezzane. Poi è Xtreme.Lumezzane, 3 Agosto. Il Mondiale vive a Lumezzane un week end memorabile, con due Titoli assegnati al termine del Gran Premio d’Italia. Alex Salvini torna al successo e consegna il “suo” Titolo della E2 nelle mani di Pierre-Alexandre Renet con una doppia, schiacciante vittoria. Christophe Nambotin, Campione in carica della E3, conquista anche il Mondiale della E1. Come da copione la classe più incerta resta la E3. Matthew Phillips, vincitore del sabato, si infortuna ed è costretto ad abbandonare. Ivan Cervantes, non può approfittarne, e Oscar Balletti, così, vince la domenica della E3. A Daniel McCanney la EJ, a Soreca la EY. Il dettaglio
E1. Christophe Nambotin (KTM), già due Titoli iridati nella E3, è il Campione del Mondo della E1, con un Gran Premio di anticipo sul calendario. Contrariamente a quanto asserivo un giorno fa (la matematica evidentemente non è il mio forte) al Campione francese bastava concludere davanti all’ultimo avversario, Eero Remes, e il francese aveva già detto, alla vigilia del Gran Premio di Lumezzane, che intendeva andare in “ferie” con il Titolo in tasca. Per assicurarsi di correre con la massima concentrazione, Nambotin ha così “deciso” di vincere e, come sabato, agli avversari sono rimaste le briciole. Eero Remes è incorso anche in una penalità, e sul podio di Lumezzane sono saliti, insieme al neo Campione del Mondo, Cristobal Guerrero e Thomas Oldrati, autore di una magnifica gara.
E2. Ancora. Campioni del Mondo si diventa a Lumezzane. E anche la E2 assegna il Titolo 2014 con un GP d’anticipo, incoronando Pierre-Alexandre Renet (Husqvarna), già Mondiale della stessa classe nel 2012. L’atteso e “inevitabile” duello tra Renet e Johnny Aubert viene presto meno. Aubert è costretto al ritiro per un problema meccanico, e per il Campione della Beta sfuma così l’ultima possibilità di rimanere in corsa. Poco male, Renet è Campione, raggiunge Aubert a quota due Mondiali vinti, e i due amici si danno appuntamento all’anno prossimo per la “bella”. Renet succede a Alex Salvini, e il bolognese fino a ieri Campione in carica celebra il passaggio di consegne con una doppia, schiacciante vittoria, che segna anche il ritorno dell’Italiano ai massimi livelli al termine di una stagione particolarmente sfortunata. Salvini vincitore, dunque, Renet terzo, e in mezzo il bravissimo Lorenzo Santolino.
E3. Ancora colpi di scena, con le carte della E3 che si mescolano ancora. Matthew Phillips, leader e vincitore della gara di sabato, s’infortuna a un piede durante il primo Enduro test ed è costretto al ritiro. Per l’australiano è il primo, sfortunato “zero” della sua magnifica stagione. Ivan Cervantes, ancora in recupero dall’infortunio del sabato di Heinola, non può approfittarne. Lo spagnolo conclude al quinto posto, e il Mondiale resta più che mai aperto. Phillips è ancora primo, ma il suo margine su Cervantes è ridotto a 11 punti. Brioude emetterà il verdetto finale. Lumezzane, intanto, esalta la gara di un Italiano, Oscar Balletti (KTM) che, autore di un primo giro perfetto, proprio quando sulla Valle si abbatte un vero e proprio tornado, vince la gara. Tornano sul podio di David Knight e Jeremy Joly.
EJ, EY. Classe Junior. Non ce la fa Giacomo Redondi a ripetere l’exploit del sabato, e vince Daniel McCanney. Avvicendamento anche nella Youth Cup con il ritorno al successo di Davide Soreca (Yamaha) e il secondo posto di Matteo Bresolin.
Finito il Gran Premio d’Italia non è finita. Subito dopo è la volta del purissimo spettacolo agonistico dell’Enduro. Alle 20:00 parte l’ottava edizione dell’Xtreme Lumezzane
E1. Christophe Nambotin (KTM), già due Titoli iridati nella E3, è il Campione del Mondo della E1, con un Gran Premio di anticipo sul calendario. Contrariamente a quanto asserivo un giorno fa (la matematica evidentemente non è il mio forte) al Campione francese bastava concludere davanti all’ultimo avversario, Eero Remes, e il francese aveva già detto, alla vigilia del Gran Premio di Lumezzane, che intendeva andare in “ferie” con il Titolo in tasca. Per assicurarsi di correre con la massima concentrazione, Nambotin ha così “deciso” di vincere e, come sabato, agli avversari sono rimaste le briciole. Eero Remes è incorso anche in una penalità, e sul podio di Lumezzane sono saliti, insieme al neo Campione del Mondo, Cristobal Guerrero e Thomas Oldrati, autore di una magnifica gara.
E2. Ancora. Campioni del Mondo si diventa a Lumezzane. E anche la E2 assegna il Titolo 2014 con un GP d’anticipo, incoronando Pierre-Alexandre Renet (Husqvarna), già Mondiale della stessa classe nel 2012. L’atteso e “inevitabile” duello tra Renet e Johnny Aubert viene presto meno. Aubert è costretto al ritiro per un problema meccanico, e per il Campione della Beta sfuma così l’ultima possibilità di rimanere in corsa. Poco male, Renet è Campione, raggiunge Aubert a quota due Mondiali vinti, e i due amici si danno appuntamento all’anno prossimo per la “bella”. Renet succede a Alex Salvini, e il bolognese fino a ieri Campione in carica celebra il passaggio di consegne con una doppia, schiacciante vittoria, che segna anche il ritorno dell’Italiano ai massimi livelli al termine di una stagione particolarmente sfortunata. Salvini vincitore, dunque, Renet terzo, e in mezzo il bravissimo Lorenzo Santolino.
E3. Ancora colpi di scena, con le carte della E3 che si mescolano ancora. Matthew Phillips, leader e vincitore della gara di sabato, s’infortuna a un piede durante il primo Enduro test ed è costretto al ritiro. Per l’australiano è il primo, sfortunato “zero” della sua magnifica stagione. Ivan Cervantes, ancora in recupero dall’infortunio del sabato di Heinola, non può approfittarne. Lo spagnolo conclude al quinto posto, e il Mondiale resta più che mai aperto. Phillips è ancora primo, ma il suo margine su Cervantes è ridotto a 11 punti. Brioude emetterà il verdetto finale. Lumezzane, intanto, esalta la gara di un Italiano, Oscar Balletti (KTM) che, autore di un primo giro perfetto, proprio quando sulla Valle si abbatte un vero e proprio tornado, vince la gara. Tornano sul podio di David Knight e Jeremy Joly.
EJ, EY. Classe Junior. Non ce la fa Giacomo Redondi a ripetere l’exploit del sabato, e vince Daniel McCanney. Avvicendamento anche nella Youth Cup con il ritorno al successo di Davide Soreca (Yamaha) e il secondo posto di Matteo Bresolin.
Finito il Gran Premio d’Italia non è finita. Subito dopo è la volta del purissimo spettacolo agonistico dell’Enduro. Alle 20:00 parte l’ottava edizione dell’Xtreme Lumezzane